SICIT sceglie intergen per l’efficienza energetica ed ambientale installato tra dicembre 2018 e gennaio 2019, il cogeneratore è attualmente in fase di avviamento consentendo un risparmio di energia elettrica e metano del 20% per lo stabilimento di Arzignano e fino al 14% per entrambe le sedi. Al raggiungimento della piena potenzialità nel 2020 arriverà ad una produzione potenziale di 1.560 kWh, generando un recupero energetico di circa il 30% per la sede di Arzignano e fino al 22% per ambedue.
Sicit rafforza la dotazione impiantistica negli stabilimenti produttivi di Arzignano e di Chiampo, in provincia di Vicenza, investendo in un impianto di cogenerazione da circa 1.500 kWh e in un impianto di post-combustione. L’azienda è il più grande produttore al mondo di biostimolanti a base di amminoacidi e peptidi di origine animale per l’agricoltura, ottenuti attraverso un processo di idrolisi dei residui e rifiuti dell’industria conciaria. I due recenti investimenti sono parte del piano quadriennale varato quest’anno.
«Sin da quando è stata fondata, nel 1960, Sicit ha posto grande attenzione alle tematiche ambientali – spiega l’ad Massimo Neresini -, dando vita a un modello di economia circolare unico al mondo nel settore conciario. Di pari passo non abbiamo mai smesso di investire, innovando processi e prodotti, così da essere sempre in grado di rispondere alle dinamiche del mercato. Per questo abbiamo deliberato un importante Piano per i prossimi quattro anni che unisce sostenibilità, eccellenza e potenziamento della capacità produttiva».
I due recenti investimenti vanno in questa direzione. Il primo dei due è relativo a un impianto di post-combustione per il miglioramento ambientale la cui installazione è stata avviata nell’agosto dello scorso anno nello stabilimento di Chiampo e, da gennaio 2019, è operativo 24 ore al giorno. La verifica da parte dell’Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto) e della Provincia di Vicenza – Settore Ambiente ha dato esito positivo, per consentire il rilascio della nuova autorizzazione valida per altri 10 anni. I risultati analitici condotti – si legge in una nota della società – hanno attestato che gli inquinanti emessi in atmosfera sono ampiamente entro i limiti normativi, con un’efficienza di abbattimento di circa il 98 per cento. Il secondo intervento riguarda un impianto di cogenerazione, installato tra dicembre 2018 e gennaio 2019, ed è attualmente in fase di avviamento con una potenzialità di produzione di un migliaio di kWh. Quest’ultimo consente un risparmio di energia elettrica e metano del 20% per lo stabilimento di Arzignano e fino al 14% per entrambe le sedi. Al raggiungimento della piena potenzialità nel 2020 arriverà ad una produzione potenziale di 1.560 kWh, generando un recupero energetico di circa il 30% per la sede di Arzignano e fino al 22% per ambedue.
Il sito di Arzignano, inaugurato nel 2004, è tra i più grandi al mondo nel suo genere con 20mila mq di superficie coperta e si affianca all’altro storico stabilimento produttivo di Chiampo, sempre in provincia di Vicenza. Attualmente Sicit sta completando la business combination con la Spac SprintItaly: un’operazione da 100 milioni di euro finalizzata ad accelerare il piano di sviluppo che prevede il potenziamento di un laboratorio di ricerca oltre a un terzo stabilimento produttivo in Sudamerica.